ARTVA, sonda e pala – Pericolo e riduzione del rischio

In questo breve video, che è l’introduzione di una conferenza su “ARTVA, sonda e pala” tenuta da Franco Magnozzi, Direttore della Scuola Sezionale di Escursionismo Pino Lorusso, vengono esplicitati concetti fondamentali per qualsiasi attività in montagna (e non solo).

Decidendo di svolgere un’attività necessariamente ci esponiamo ai pericoli conseguenti. E siccome vogliamo svolgere l’attività ma non farci male, poniamo in essere tutte le misure di prevenzione possibili ed idonee al fine di ridurre il rischio ed evitare l’incidente. Per esempio: per evitare scivolate e cadute per andare in montagna indossiamo scarponi con suola adatta.  Dunque, le misure di prevenzione sono una barriera che poniamo tra il pericolo e l’incidente.

Tuttavia, nonostante le nostre buone intenzioni e il nostro impegno, può accadere che qualcosa vada storto e che, nonostante le misure di prevenzione, si verifichi un incidente.

Allora dobbiamo essere pronti con la seconda barriera che serve per fare in modo di ridurre il più possibile il danno conseguente all’incidente accaduto: queste sono le misure di riduzione del danno e le misure di gestione dell’emergenza.

Avere (e saper usare!) artva, sonda e pala fa parte di questa seconda barriera: nonostante ci siamo adoperati per ridurre al minimo il rischio, accade l’incidente. Allora devono entrare prontamente in campo le misure di riduzione del danno: e l’autosoccorso in valanga è qua fondamentale.

Il messaggio chiaro che deve passare è che si deve preparare l’escursione preventivamente al fine di ridurre al minimo i rischi di arrivare all’incidente. Ma siccome gli incidenti comunque possono accadere, occorre essere pronti col “piano B” e saper porre in essere efficacemente le misure di riduzione del danno.

E considerato che il piano B va posto in essere in emergenza e quando magari siamo nel panico, è fondamentale essere addestrati per poter essere in grado di fare quello che serve e tirar fuori dalla valanga il compagno di escursione o l’escursionista sconosciuto che vediamo finire sotto (la Montagna ci insegna anche la Solidarietà!).

Dunque non portiamo in escursione il kit Artva sonda e pala per mero passivo rispetto di un obbligo di legge: li portiamo sapendoli usare perché siamo consapevoli che siano il miglior modo per tirar fuori un sepolto se nonostante le nostre precauzioni la valanga accade.

Buona consapevole prevenzione e buona montagna a tutt*.

Francesca Fabbri

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