1 Luglio – Escursionismo – Alpi Marittime – Cima di Fremamorta

Cima di Fremamorta (2.731 m) anello dal Gias delle Mosche

 Genova – Terme di Valdieri (Gias delle Mosche) 2h 30’

Superato il ponte sul Gesso, si trascura il grande parcheggio sulla sinistra e si prosegue per la stradina asfaltata che contorna a sinistra lo stabilimento termale: ad un bivio si va a sinistra, in salita (indicazioni), risalendo con alcuni tornanti nel bosco la parte bassa del Vallone della Casa. Si prosegue poi lungamente sulla destra idrografica del vallone per la stretta stradina, che taglia alcuni impressionanti canaloni e si porta alla radura dove sorge il Gias delle Mosche (1.591 m, parcheggio).

Trascurata la mulattiera che scende a valicare il rio (indicazione per i Laghi di Fremamorta), che faremo al ritorno, si prosegue sulla rotabile sterrata che risale con moderata pendenza l’ampio vallone, attraverso prati e grandi massi. Superato un dosso, appare alla vista l’ampio Pian della Casa (1.743 m, h 0,25), che si distende alla base di imponenti cime rocciose: a sinistra la Cima di Nasta (3.108 m), ai cui piedi spicca la costruzione del Rifugio Remondino; di fronte, le minori, ma ugualmente imponenti, Cime di Ciriegia, di Leccia e di Pagarì di Salése; a destra incombe l’alta bastionata che sorregge i Laghi di Fremamorta. Trascurata la diramazione di sinistra, diretta ai Valloni Assedras e Balma Ghiliè, si prende la mulattiera che, a destra, attraversa il rio su un ponticello e percorre tutto il ripiano, in direzione dello sbocco del Vallone di Ciriegia. La mulattiera, dal tracciato molto intelligente, non è mai troppo ripida mentre, con frequenti tornantini, risale l’erto pendio ricoperto di ontani: ad un bivio, si trascura il sentiero principale, diretto al Colle di Ciriegia, per prendere a destra (indicazione per il Bivacco Guiglia). Superata la fascia di vegetazione (che in qualche punto invade fastidiosamente la sede della mulattiera), si esce alti su di un ripiano pascolivo, con veduta spettacolare sulla Serra dell’Argentèra, che si erge sull’altro versante del Vallone della Casa.

Raggiunto un poggio (h 1,30), si trascura la prosecuzione della mulattiera, diretta al Lago Soprano di Fremamorta (vedi itinerario Anello dei Laghi di Fremamorta), per prendere un sentiero sulla sinistra (indicazione per il Colle di Fremamorta): risalito un costoncino su cui vegetano alcuni isolati larici, il sentiero raggiunge l’imbocco di una piccola valletta detritica, racchiusa fra due ardite crestine rocciose discendenti dalla Quota 2.543 m. Con lunga serie di regolari tornanti nella pietraia (segni rossi ed ometti), la traccia sale sul fondo della valletta, poi traversa sulla sua sponda sinistra e, con altri tornanti, ne raggiunge lo sbocco superiore presso un’ampia sella detritica, dove sorge un diruto palo di qualche linea elettrica risalente al periodo bellico. Dall’ultimo tratto di salita appare, molto vicina, l’ampia insellatura del Colle di Fremamorta, sorvegliata da una lunga casermetta.

Dalla sella (2.517 m, h 2,30), che domina la conca terminale della valletta della Fremamorta, sede di un ultimo piccolo specchio d’acqua circolare, la mulattiera sale con numerosi tornanti l’ultimo pendio detritico, con belle vedute ravvicinate sulle ardite formazioni rocciose della Quota 2625 m (a sinistra), fino ad uscire sull’ampia sella ghiaiosa del Colle di Fremamorta (2604 m, h 2,50). Il valico si apre fra la modesta Quota 2625 della Cima Ovest di Pagarì di Salése (a sinistra, raggiungibile in pochi minuti per un erto pendio detritico) e la più corposa Cima di Fremamorta (2731 m, a destra): sul versante francese, alla base della Cime de Roguè (2705 m) e dell’ardito dente del Cayre Roguè (2641 m), occhieggiano alcuni cerulei laghetti (Lacs de Fremamorte o Clapeiréts). Dall’altra parte, in territorio italiano, si allunga la pensile valletta della Fremamorta, tributaria del Gesso della Valletta, con la fila ordinata degli omonimi laghi fino alla larga insellatura del Colletto del Valasco.

Dal colle si raggiunge la caserma diroccata, nei pressi della quale si origina una traccia che risale con numerosi tornanti il fianco detritico della Cima di Fremamorta: raggiunta una postazione militare (terrapieno), presso il dorso sommitale, le tracce tagliano poco sotto la linea di cresta verso destra, traversano una zona di friabili rocce rossastre e, per le ultime banali roccette, raggiungono il cupolone arrotondato della vetta della Cima di Fremamorta (grosso ometto e libro di vetta, 2.731 m, h 0,30 dal colle, h 3,20 dal Gias delle Mosche). Panorama superbo, oltre che su Argentèra e Mercantour, anche sulla zona di Bresses, di Prefouns e del Giegn.

Tornanti alla sella detritica con palo della linea elettrica, si prosegue sulla mulattiera principale che, con numerosi tornanti, perde gradatamente quota fino alla conca dove giace lo splendido Lago Soprano di Fremamorta (2.371 m, h 0,20 dal colle): curiosamente, le acque del lago principale scendono ad alimentare un minore, rotondo laghetto. Trascurando la deviazione a sinistra per il Colletto di Bresses, con alcuni tornanti, la mulattiera raggiunge l’evidente caserma Ricovero Umberto I°, dall’interessante architettura. Trascurando la deviazione per il Piano della Casa, si prosegue a sinistra, lungo l’arrotondata sponda destra della valletta: volendo, con breve deviazione a destra si può raggiungere il vicinissimo Bivacco Guiglia (2.420 m), oppure si può rimanere sulla mulattiera principale, che passa più in basso. Comunque, si raggiunge il Lago Mediano di Fremamorta (2.380 m), il più piccolo dei tre, ai piedi della bastionata della Testa Sud di Brèsses (2.820 m). Una breve risalita ed un’ultima discesa consentono di toccare la sponda del Lago Sottano di Fremamorta (2.359 m, h 0,50 dal colle): qui la mulattiera prosegue in leggera salita verso il Colletto del Valasco  (2.429 m).

Si prende allora la deviazione di destra, che scavalca il bordo della bastionata e scende decisamente con numerosi tornanti nella pietraia. Superato un paio di volte il rio, la mulattiera traversa con decisione e lungamente verso sinistra, alla base delle verticali pareti della Rocca Soprana di San Giovanni (2.628 m): vedute imponenti sul versante occidentale dell’Argentèra. Con un tratto nuovamente in salita, si raggiunge un piccolo colletto alberato, da dove la mulattiera, con lunga serie di regolari tornanti prima su pendio erboso, poi nel bosco, poi nuovamente su terreno aperto, scende fino sul fondovalle della Casa, di fronte al parcheggio del Gias delle Mosche. Seguendo il rio per un tratto verso sinistra, si raggiunge un robusto ponte oltre il quale si incontra l’antico Gias delle Mosche (h 1,15 dal Lago Sottano).

Una breve salita consente di ritornare sulla strada e, velocemente, al parcheggio.

Gias delle Mosche – Colle di Fremamorta 2h 50’

Colle di Fremamorta – Cima di Fremamorta 30’

Cima di Fremamorta – Colle di Fremamorta – 30’

Colle di Fremamorta – Lago Sottano di Fremamorta 50’

Lago Sottano di Fremamorta – Gias delle Mosche 1h 15’

Andata 3h 20’

Ritorno 2h 35’

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